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È importante riconoscere i primi sintomi della gengivite per prevenire il suo peggioramento e proteggere la salute delle gengive e dei denti. Alcuni dei sintomi principali includono:

Altri segni possono includere alito cattivo persistente, gengive che si ritirano e formazione di tasche intorno ai denti. Se non trattata, la gengivite può progredire in una forma più grave di malattia gengivale nota come parodontite, che può portare alla perdita ossea e alla perdita dei denti. Pertanto, è essenziale consultare un dentista se si sospetta di avere gengivite per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo.

Come curare la gengivite? I rimedi

Le cure per la gengivite prevedono una combinazione di approcci domiciliari e professionali.

Innanzitutto, l’igiene orale è fondamentale. Infatti, per combattere la placca batterica, causa principale della gengivite, lavarsi i denti due volte al giorno per due minuti con uno spazzolino morbido e usare il filo interdentale regolarmente sono due abitudini irrinunciabili. È altrettanto importante visitare regolarmente il dentista per checkup e pulizie professionali.

Riguardo all’approccio professionale, nei casi più gravi il dentista può prescrivere antibiotici, al fine di combattere l’infezione batterica dall’interno.

Per la gengivite, rimedi naturali e casalinghi come i risciacqui con acqua salata possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il sanguinamento. L’aloe vera ha proprietà antinfiammatorie e può essere applicata sulle gengive sotto forma di gel. Anche l’assunzione di integratori di vitamina C può aiutare a rafforzare le gengive e ridurre il sanguinamento.

In generale, è importante ricordare che la gengivite è assolutamente curabile. Con una corretta igiene orale, trattamenti professionali e, se necessario, l’utilizzo di rimedi per la gengivite, è possibile ripristinare la salute delle proprie gengive.

Le cause della gengivite

Le cause della gengivite possono essere varie:

  • Accumulo di placca batterica: La placca è una pellicola appiccicosa e incolore che si forma sui denti quando i batteri in bocca si mescolano con il cibo e la saliva. Se la placca non viene rimossa regolarmente con lo spazzolino e il filo interdentale, può indurirsi e trasformarsi in tartaro. Il tartaro irrita le gengive, causando infiammazione e sanguinamento.
  • Scarsa igiene orale: Non lavarsi i denti due volte al giorno per due minuti, non usare il filo interdentale regolarmente o non visitare il dentista regolarmente può aumentare il rischio di sviluppare gengivite.
  • Fumo: Il fumo riduce il flusso sanguigno alle gengive, rendendole più vulnerabili alle infezioni.
  • Diabete: Le persone con diabete sono più a rischio di sviluppare infezioni, inclusa la gengivite.
  • Cambiamenti ormonali: Le donne possono essere più soggette a gengivite durante la pubertà, la gravidanza e la menopausa.
  • Farmaci: Alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono causare secchezza delle fauci e ridurre il flusso salivare, favorendo la formazione della placca.
  • Protesi dentarie: Le protesi dentarie non correttamente pulite possono favorire l’accumulo di placca e batteri.
  • Carenze nutrizionali: La carenza di vitamina C può aumentare il rischio di sanguinamento gengivale.

Tra le cause della gengivite meno note troviamo lo stress: lo stress cronico, influenzando negativamente il sistema immunitario e abbassando i livelli di cortisolo, rende il corpo più suscettibile alle infezioni e alle infiammazioni, tra cui la cosiddetta gengivite da stress.

I diversi tipi di gengivite: acuta, gravidica, desquamativa…

Questa condizione infiammatoria delle gengive si manifesta in diverse tipologie, classificate in base alla causa e alla gravità dei sintomi. Tra le principali forme di gengivite vi sono:

  • Gengivite indotta da placca: la forma più comune, causata dall’accumulo di placca batterica sui denti, che se trascurata può evolvere in parodontite.
  • Gengivite non indotta da placca, derivante da fattori come disturbi sistemici, cambiamenti ormonali, farmaci, reazioni allergiche o carenze nutrizionali.
  • Gengivite acuta o gengivite ulcerosa necrotizzante acuta, una variante grave che causa ulcerazioni e necrosi delle gengive, più comune in individui con un sistema immunitario indebolito.
  • Gengivite iperplastica, caratterizzate dall’aumento di volume delle gengive.
  • Gengivite desquamativa: forma rara che causa il distacco dello strato superficiale delle gengive.
  • Gengivite gravidica, influenzata dai cambiamenti ormonali durante la gestazione.

La gravità può essere classificata come gengivite grave, moderata o lieve, in base ai sintomi presenti. Il trattamento per la sua cura può includere igiene orale professionale, igiene domiciliare, antibiotici e, nei casi più gravi, intervento chirurgico.

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